Congetture su Dio. Singolarità, finalismo, potenza nella teologia razionale di Nicola Cusano

  • Posted on: 23 May 2016
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Sandro Mancini

Congetture su Dio
Singolarità, finalismo, potenza nella teologia razionale di Nicola Cusano

Oggetto del libro è il concetto neoplatonico di contrazione dell’Uno (contractio nel suo duplice movimento di explicatio dell’uno nei molti e di complicatio, ossia di riconcentrazione dei molti nell’Uno) nella sua formulazione cusaniana. Esso intende mostrare come questa si disponga sotto il segno della congetturalità del sapere, cioè del carattere insuperabilmente ipotetico dell’interrogazione del senso dell’esperienza: nel congetturalismo cusaniano si riannoda e si rilancia, proiettandosi verso i suoi sviluppi in età moderna e contemporanea, l’antico e fecondo incontro del platonismo con lo scetticismo.
La rivisitazione della filosofia cusaniana è condotta in un confronto ideale con Eriugena, all’indietro, e con Leibniz, in avanti. Emerge così che la dialettica della contrazione è contraddistinta da tre connotazioni fondamentali: l’indivisibilità degli individui autocoscienti; il carattere contingente e finalistico della condizione umana; la centralità della potenza, quale motore della contrazione.

Sandro Mancini (Milano 1951) insegna Filosofia morale all’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Socialismo e democrazia diretta. Introduzione a Raniero Panzieri (Bari 1977); Oh, un amico! In dialogo con Montaigne e i suoi interpreti (Milano 1996). Per Mimesis ha pubblicato: Umano e nonumano tra vita e storia, Lévi-Strauss, Jonas e la ragione dialettica (1996); Sempre di nuovo. Merleau-Ponty e la dialettica dell’espressione (1987 - II ed. ampliata 2001); La sfera infinita. Identità e differenza nel pensiero di Giordano Bruno (2000); L’orizzonte del senso. Verità e mondo in Bloch, Merleau-Ponty, Paci (2005).

Indice

Elenco delle sigle utilizzate

Introduzione

Parte prima: itinerario diacronico

Capitolo primo
Quando recte consideratur de contractione, omnia sunt clara. Singolarità e finalità del De docta ignorantia
1. La dialettica dell’Uno e dei molti in Cusano e in Bruno: teleologia e ciclicità
2. La dotta ignoranza come intuizione dell’incomprensibile coincidenza di universale e singolare: la funzione dell’esemplarismo
3. La dialettica infratrinitaria del Principio e la sua relazionalità esplicativa
4. Tra inclusione ed esclusione: il bivio di Cusano nel terzo libro del De docta ignorantia

Capitolo secondo
I modi della contrazione nel De coniecturis
1. Monadismo e modalismo: continuità e variazioni dal De docta ignorantia al De coniecturis
2. Congetturalità e simbolicità della conoscenza
3. La contrazione nella prima parte del De coniecturis: la linea infinita, i tre cieli e le figure del loro accordo
4. Il mondo umano della contrazione e la sua misura valoriale

Capitolo terzo
La funzione della potenza negli scritti cusaniani dal 1445 al 1464
1. Dagli opuscoli del 1445/47 al De principio del 1459
2. La reversibilità di potenza e atto nel Trialogus de possest
3. La potenza di identificazione sospingente oltre l’identità: disamina del Tetralogus Directio speculantis seu de non aliud
4. L’approdo della riflessione cusaniana sulla potenza negli scritti dell’ultimo biennio il segreto custodito nel posse ipsum

Parte seconda: itinerari sincronici

Capitolo quarto
La dialettica dell’espressione nel duplice registro ermeneutico della simultaneità e della successione: il contributo di Werner Beierwaltes
1. Il platonismo classico come dinamizzazione e realizzazione dell’immagine
2. La sfera intelligibile del nous e la dialettica del pensiero pensato e del pensiero pensante in Plotino e in Proclo
3. I transiti dell’espressione nella duplex theoria di Eriugena
4. L’autocreazione di Dio e il transito espressivo tra Dio e l’essere umano

Capitolo quinto
L’eriugenismo di Cusano e il punctum dolens del suo principio di individuazione
1. La vialità come cifra della condizione umana
2. Le dinamiche dell’individuazione tra Plotino e Eriugena
3. Cusano tra creatio simul e anima mundi: l’ingombrante fardello dell’unicità del mondo

Capitolo sesto
Le convergenti filosofie dell’espressione di Cusano e Leibniz nel loro rapporto ideale col concettualismo ockhamiano
1. Il comune paradigma teorico delle monadologie cusaniana e leibniziana
2. L’idealismo trascendente nell’arco Cusano-Leibniz
3. La terza via di Cusano e di Leibniz tra volontarismo e intellettualismo
4. La riflessione di Ockham sull’onnipotenza di Dio, nel suo confronto con Cusano e con Leibniz

Conclusione

Indice dei nomi

“Sondando l’assolutezza del posse all’interno della sua articolazione nella potenza volontativa del decidere e nella conseguente potenza dell’agire, che da ogni autentica decisione sgorga a sua volta, Cusano perviene al nucleo di senso più genuino insito nella cifra del posse ipsum: esso consiste nella sua diffusività, nel suo espandersi entro ogni sfera dell’umana esistenza, e nel non sopportare di conseguenza di essere incasellato e gerarchizzato dalle monocordi strategie della ragione permeate dalla volontà di dominio che plasma gli apparati teocratici” (Sandro Mancini).